Questa radica è caratterizzata da una struttura sferica con innumerevoli tubuli che si diramano dal centro, la base del fusto. Questi tubuli, visibili come piccoli cerchi o “occhi di pernice” quando il legno viene tagliato trasversalmente, sono vasi che trasportano nutrienti dalle radici al fusto. Se tagliati longitudinalmente, questi tubuli appaiono come "fiamme", creando un effetto visivo distintivo. La lavorazione di questo tipo di radica presenta diverse sfide: le imperfezioni naturali possono causare scarti significativi, spesso fino al 70%. Su 100 Kg di ciocco, in media solo 30 Kg di pezzi di abbozzi sono pronti per la bollitura.
Questa alta percentuale di scarto è dovuta alla crescita del ciocco, che si espande come un palloncino gonfiato, causando inevitabili difetti. Dopo l'estrazione, il taglio e la bollitura, la radica si asciuga e il suo sistema circolatorio si atrofizza, aumentando la traspirazione in superfici tagliate perpendicolarmente ai tubuli. Questo taglio particolare conferisce alla pipa un aspetto unico, con una superficie punteggiata da innumerevoli macchioline più scure, ognuna delle quali rappresenta l'estremità di un tubulo.
La peculiarità di questo taglio fa sì che la superficie del fornello di una pipa si divida in quarti: due quarti punteggiati e due quarti striati orizzontalmente. La qualità e il valore della pipa aumentano con la precisione del taglio, rendendo le pipe di Occhi di Pernice particolarmente ricercate dagli appassionati. Ogni pipa realizzata con questa radica è un capolavoro di artigianato, riflettendo la bellezza e la complessità della natura.